Ho pensato ascoltando la taranta che in fondo le mie discendenze sono proprio del Salento……la pizzica mi ha ricordato la mia nonna il suo amore per la terra…suo padre possedeva le terre che in parte erano coltivate a ulivi, e lei era molto bella, molto fine ed era andata come tutte le buone ragazze di famiglia a imparare l’arte di cucire…..e poi negli anni si era specializzata negli abiti da uomo.
Le camicie da uomo……nei miei sogni: mi hanno fatto ricordare la forza del lavoro espressa proprio in quella terra morbida burrosa che forma onde leggere appariscenti e chiunque osservi vede l’allineamento quasi naturale da sembrare divino degli alberi d’ulivo.
Nella mia immaginazione le camicie bianche cucite dalla mia nonna, indossate dai mezzadri al lavoro in quelle terre…Mi hanno fatto tornare indietro e ho accostato per affinità … l’odore del sudore……misto alla fragranza delle frise col pomodoro e alla spinta olfattiva dell’uva trasformata in vino tutto questo assieme alla grande volontà e alla forza della natura, mi ha fatto riconoscere nei miei avi la costanza del lavoro.
Così ho pensato…..perchè ci poteva essere cosi tanta attinenza…nella mia famiglia? Tutte donne amanti dell’arte del cucito mia mamma che a sua volta è andata a imparare a cucire e ha aperto una sartoria ed io che proprio lì sono nata e cresciuta e ho visto da vicino il nascere di una creazione. Ora ho pensato di scrivere…..perchè no parlare di moda…..e quindi di stile, l’amore per quest’arte, realizzare un capo, cucirlo….. e poi l’arrivo delle mie tre bimbe la continuità…….e le creazioni per ora si sono orientate su di loro…per necessità di vestirle.. ma sta prendendo forma una nuova corrente che mi porta a creare nuovi capi.
Questo ritengo che sia bellissimo e ho riflettuto l’arte, la gioia di creare e sempre qualcosa di grande e vale la pena di soffermarsi e nel soffermarmi la mia sensazione è di qualcosa di sublime che mi invita a continuare.